LE ORIGINI DELL’ORDINE DEI MAESTRI COPPIERI DI ALERAMO
L’idea di costituire, con l’appoggio dell’amministrazione comunale, l’Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo fu dell’allora Sindaco di Casale Monferrato Luigi Tartara.
Cercarne l’origine non è cosa facile, ma le tracce ritrovate riportano al 1971.
E’ doveroso ricordare che Tartara, buongustaio per predisposizione, aveva anche un’insospettabile sensibilità verso quel cavalleresco e romantico mondo medioevale ed Aleramico così lontano nel tempo.
L’idea di fondare l’Ordine si concretizzò con l’indispensabile collaborazione di Idro Grignolio (che disegnò i bozzetti delle insegne e del medaglione), di Vincenzo Turino e di Giulio Marchisio (che lo assecondarono nella compilazione dello Statuto), e di Gabriele Serrafero che ne ideò il nome.
Proponeva quindi l’iniziativa all’Amministrazione Comunale, la quale approvava senza riserve.
Con l’aiuto dei primi aderenti creò la divisa ufficiale: un berretto frigio che ricordava gli umili copricapi dell’anno mille ed un ampio mantello color verderame.
Con tale divisa partecipò con gli amici più vicini, al Gran Giurì ed alla Costituente delle Arciconfraternite Enogastronomiche tenutesi a Verona.
Quindi cominciò a propagandare l’Ordine e le sue finalità. Gli scopi dell’Associazione erano quelli di conservare e far rinascere gli usi, costumi e tradizioni popolari della nostra terra, di propagandare i prodotti monferrini, specialmente i vini, di rilanciare insomma Casale ed il Monferrato ad ogni livello ed in ogni ambiente. E questi erano concetti cari a tutti.
Agli “Amici del Vino, di Casale e del Monferrato”, altra confraternita casalese presieduta da Leandro Wilmo Montiglio, fece notare che le due Associazioni si compendiavano e che occorreva una fusione per integrare l’apporto di tutti gli aderenti, i quali furono subito entusiasti.
Anche dell’associazione Amici del Vino è incerta la data di costituzione, ma è probabile risalga agli anni 1964 o 1965, sulla scia della nuova legge sulla D.O.C. dei vini (partorita a Casale: l’estensore, relatore e primo firmatario fu infatti il Senatore casalese Paolo Desana).
Si tirarono dunque le fila per costituire legalmente l’Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo Amici del Vino, cosa che avvenne con atto notarile il 5 marzo 1974.
Pochi giorni dopo, Luigi Tartara scomparve improvvisamente e furono i componenti il Consiglio dell’Ordine che riconfermarono l’idea e gli intendimenti di Tartara.
Chi ebbe l’onore e l’onere di raccogliere la pesante eredità di Gran Maestro fu Bruno Numico e sotto la sua guida l’Ordine diventò operante.
Il “Capitolo” d’insediamento dell’Ordine si tenne il 19 maggio 1974 nell’austero Coro di Santa Caterina in Casale con una cerimonia che ricordava molto le antichissime “investiture” e richiamava l’atmosfera degli Aleramici.
Nel corso dei decenni molti aspetti si sono modificati, ovviamente, ma inalterati rimangono gli scopi di promozione e valorizzazione del Monferrato di cui Casale rimane la storica Capitale.
Ad oggi i paludamenti ufficiali sono: una cappa di colore verde per il Presidente Gran Maestro, blu per i Consiglieri, rosso per i Garanti.
Dalla fondazione ad oggi si sono adoperati nella gestione dell’Ordine, con l’incarico di Presidente “Gran Maestro” e con mandati triennali, i Maestri Coppieri di Aleramo :
Luigi Tartara 1974
Bruno Numico dal 1974 al 1976 (un mandato)
Vincenzo Turino dal 1977 al 1979 (un mandato)
Dario Carmi dal 1980 al 1982 (un mandato)
Roberto Bisoglio dal 1983 al 1991 (tre mandati)
Fabrizio Giampaoli dal 1992 al 2024 (undici mandati)